Samsung, il tri-fold arriverà entro il 2025: “Nell’era dell’IA gli smartphone saranno centrali”

Samsung lancerà entro la fine di quest'anno il suo primo smartphone pieghevole a tre sezioni. Il tanto discusso tri-fold, di cui si vocifera da mesi e che molti si aspettavano di vedere durante l’evento Galaxy Unpacked del 9 luglio a New York, è reale e sarà sul mercato entro il 2025.
“Mi aspetto che saremo in grado di lanciare il telefono pieghevole a tre sezioni entro quest'anno”, ha dichiarato TM Roh, capo della divisione Mobile Experience di Samsung, in un’intervista al Korea Times.
Sebbene il nome ufficiale non sia ancora stato definito, si pensa che il dispositivo possa chiamarsi Galaxy G Fold.
Il fatto che Roh abbia scelto di condividere questa notizia in esclusiva al Korea Times, e che l'Unpacked di New York abbia di fatto chiuso il ciclo di eventi del 2025 con il lancio dei nuovi Galaxy Z Fold 7 e Z Flip 7, lascia pensare che il tri-fold verrà inizialmente lanciato in Corea del Sud e Cina, mercati chiave per Samsung.
Non sembrano esserci dubbi sulla sua imminente uscita. Minseok Kang, Direttore della pianificazione degli smartphone Samsung,ci ha detto: “la ricerca e sviluppo è in corso. Se non ci saranno problemi con la produzione di massa, lo annunceremo”.
Roh ha anche detto al Korea Times che “in questo momento ci stiamo concentrando sul perfezionamento del prodotto e della sua usabilità”, e che una “decisione finale” verrà presa “quando il dispositivo sarà vicino al completamento”.
Samsung ha già spinto i limiti dell’innovazione con il nuovo Galaxy Z Fold 7, un pieghevole a libro che, per la prima volta, raggiunge lo spessore e il peso di uno smartphone tradizionale, come il Galaxy S25 Ultra.
È un traguardo significativo per l’azienda sudcoreana, pioniera nel settore dei foldable dal 2019, e oggi circondata da una concorrenza sempre più agguerrita.
Google, Motorola e soprattutto Honor hanno introdotto dispositivi che sfidano Samsung sul piano della sottigliezza e dell’ampiezza dei display esterni, mentre Huawei ha già commercializzato un tri-fold chiamato Mate XT in Cina.
Ora che Samsung è riuscita a realizzare un pieghevole in grado di competere direttamente con gli smartphone classici, la vera domanda è come evolveranno i prossimi dispositivi.
L’azienda ha recentemente lanciato una versione ancora più sottile del suo Galaxy S25, denominata Edge, che con soli 5,8 mm di spessore è attualmente il telefono più sottile mai prodotto da Samsung. La tendenza alla miniaturizzazione continuerà? E cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo grande lancio dell’azienda sudcoreana?
“Ogni nuovo modello prende ispirazione e tecnologie dai predecessori – spiega Kang –. Un esempio è il vetro Corning Gorilla Glass Victus 2, che abbiamo utilizzato sull’S25 Ultra e ora anche sul Galaxy Fold 7. Molte delle tecnologie sviluppate per il Fold 7, come il vetro più resistente e i materiali più leggeri, saranno adottate anche nei futuri dispositivi bar-type [termine che indica gli smartphone dal design classico e non pieghevole, ndr]. Queste innovazioni miglioreranno sia le prestazioni che la sottigliezza dei dispositivi”.
Minseok Kang, che ha guidato la pianificazione di alcuni tra gli smartphone Galaxy più iconici – dal Galaxy S4 al S6 Edge, dall’S8 al S10, fino alla prima generazione di pieghevoli – guarda già oltre il prossimo anno.
All’orizzonte, infatti, si fanno strada nuovi dispositivi indossabili con AI integrata, capaci di offrire esperienze immersive e interazioni vocali naturali. Molti di questi non hanno nemmeno un display e puntano a sostituire lo smartphone tradizionale, liberando gli utenti dalla “dipendenza dallo schermo”.
Ne è un esempio il progetto in corso tra OpenAI e Jony Ive, ex designer di Apple, che stanno lavorando a un dispositivo che non sarà uno smartphone.
Anche Meta ed EssilorLuxottica stanno lanciando occhiali smart con funzionalità AI avanzate. Questo porta a una domanda cruciale: gli smartphone perderanno la loro centralità nei prossimi 3-5 anni?
“Stiamo riflettendo con grande attenzione su quale design o formato sia il più adatto per offrire esperienze realmente significative agli utenti – ha risposto Kang –. Al momento, crediamo che lo smartphone continuerà a essere il centro dell’esperienza IA. Questo perché, per offrire interazioni davvero personalizzate, è fondamentale poter raccogliere ed elaborare dati in tempo reale. E tra tutti i dispositivi, lo smartphone rimane il più adatto, sia per la sua potenza che per la capacità di connessione e raccolta dati. Detto ciò, stiamo lavorando anche su un ecosistema di dispositivi connessi – come orologi smart, auricolari e altri accessori intelligenti – che insieme allo smartphone contribuiranno a creare un'esperienza AI fluida e continua. Siamo convinti che le diverse configurazioni di smartphone già esistenti diventeranno sempre più centrali man mano che l’esperienza IA evolverà”.
La Repubblica